allegriaillogica

LA MEDUSA ETERNA

In Uncategorized on luglio 24, 2009 at 16:53

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Sul web ho letto l’interessante notizia che alcuni biologi hanno scoperto la “medusa turritopsis nutricula”, l’unico essere vivente ad essere definito immortale. Da lì è partito un mio confronto metaforico tra la medusa ed il potere dei media.

Dove è la borghesia che utilizza a suo piacimento l’illusoria interattività mediatica. Anche se il potere che si ha nei confronti del cittadino è ridotto all’acquisto del divanetto made in italy. Spero che questa sia una relazione prossima al divorzio, perché non possono ridurci ad una categoria da semaforo rosso che accetta supinamente tutto. Dovrebbe essere l’elite intellettuale a dare il via a una nuova alba, che ricomponga il nostro corpo culturale e laico, in modo da esser capace di scegliere, di vivere il presente e non l’effetto della realtà che i televisori a schermo piatto irradiano nelle nostre case. Si deve dichiarare apertamente la sfida a chi vuole controllare e ridurre i media come braccio dei potenti o del potente di turno, gli intellettuali devono ricostruirsi come classe sociale e non devono essere iscritti in nessuna lobby ideologizzata.

Purtroppo la mancanza di veri intellettuali ha causato la morte delle facoltà italiane, che non devono essere il regno di baroni e lacchè; dove ci si iscrive alle università solo per ambire alla laurea come una medaglia da mostrare e dove anche le veline per rifarsi una verginità possono fregiarsi della laurea conseguita al cepu. Le università devono essere terre floride di studi e cultura, qui invece sembra di rivivere la stagione dei palazzinari che sentivano il bisogno di farsi chiamare commendatori o cavalieri del lavoro.

Bisogna ripartire dalla consapevolezza che non abbiamo bisogno di dottori ma di una nuova elite, che attraverso la cultura denunci come i media non hanno il diritto di confezionare l’educazione, e che tocca a noi ed alle nostre coscienze culturali rimetterli al nostro servizio.

L’informatizzazione, ad esempio, non è una scatola chiusa, non deve esser ridotta ad obbedienza televisiva, l’informatizzazione non è superficialità, essa può ricreare la società dalle fondamenta e ridare linfa vitale alla società. Ripartire dai new media per costruire una nuova elite e per uscire dal ghetto dell’uomo massa. Massificazione che ha prodotto danni irreparabili nelle nostra cultura, dove l’uomo massa (e non uomo medio) ama viaggiare sui binari della normalità, non travalica la realtà, non vuole. L’uomo massa è colpevole, per essere figlio del piccolo borghese che resta chiuso nel proprio relativo benessere da “Grande Fratello”, che non cerca invece slanci e futuri migliori. Come se questo è il miglior presente e come se il miglior futuro sia solo quello del collegamento veloce ad internet e della tv satellitare. I media controllati dalla classe politica ed economica hanno acuito l’ignoranza ed alienando con il suo corrosivo potere i cittadini, che li fa illudere di esser giunti al benessere. Come se la vita fosse solo lavoro, calcio ed una settimana di vacanza al mare (meglio se nei villaggi vacanze). Masse che vengono ridotte come i cani di Pavlov, avvizzita ai consumi mediali.

Marcuse, descrivendo l’uomo ad una dimensione, diceva : “ Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico ”; dove l’uomo è ridotto ad un soggetto che deve produrre e consumare senza opporre filtri protettivi. Come denunciava il filosofo tedesco, la repressione della società industriale tecnologicamente avanzata, appiattisce in realtà, l’uomo alla dimensione di consumatore\destinatario passivo, euforico e ottuso, che può solo scegliere i tanti prodotti diversi dopo esser stato sedotto da essi.

Continuando a dare in pasto la realtà plastica al consumatore, la medusa eterna si rinvigorirà sempre più.

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